Elio Vittorini (1908-1966),
linker Intellektueller, Schriftsteller und Übersetzer. Durch seine Position in der Zeitschrift
Il Politcnico (1945-1947) förderte er einen breiten Kulturbegriff, der allerdings immer unter politischen Vorzeichen stand. Seit frühester Kindheit war Vittorini ein Comicfan und betrachtete die Comics anders als seine Zeitgenossen: Für ihn war das Kinderkram per se, er konnte sich auch Comics für Erwachsene denken, die jedoch erst geschaffen werden mußten. Vorbild im negativen Sinne war seiner Sicht nach der
Corriere dei piccoli, in dem er Propagandawerkzeug der konservativen Partei Democratia Cristiana (DC) sah. Er wollte einen Gegenentwurf liefern, wozu er die Seiten von
Politecnico und später von
Il Menabò (1959-1967) nutzte, eine Zeitschrift, die er mit Italo Calvino gründete und leitete.
Als erste italienische
Graphic Novel entstand in
Il Politecnico eine Adaption von Ann Radcliffes (1764-1823) klassischem Schauerroman
The Italian (1797), bei der Vittorini von dem
Schriftsteller, Journalisten, Übersetzer und Kulturkritiker Oreste del Buono (1923-2003) unterstützt wurde.
Nachlesen läßt sich das bei Annalisa Stancanelli:
Vittorini e i balloons. I fumetti del “Politecnico” (
Bonnanno Editore 2008):
Zitat:
Vittorini proprio nel formato mensile darà “sfogo” a tutta la sua creatività e voglia di innovazione comunicativa. Ricordiamo che nel numero 35 del “Politecnico” Vittorini dà vita una vera e propria enciclopedia dell’arte e della letteratura, coniugando tutti i suoi interessi con nuove modalità espressive; nel mensile si ritrovano inediti disegni di Kafka, illustrazioni di Grosz per l’Inferno di Dante, disegni con balloons del pittore Topolskij, un saggio di Oreste Del Buono sul romanzo nero con un tentativo – il primo – di graphic novel sul romanzo “The Italians” di Ann Radcliffe, e delle strisce dello stesso Del Buono che compie una parodia dei temi ricorrenti dei racconti di Horace Walpole.
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